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Diabete
Inserito il 21 febbraio 2006 alle 19:16:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Le lesioni del piede diabetico variano da semplici erosioni cutanee ad ulcere profonde con notevoli fenomeni di edema e superinfezione fino a quadri di vera e propria osteomielite.
Una volta instaurate le lesioni il paziente va allettato, si deve medicare ogni giorno previo bagno del piede in acqua ossigenata per 15-20 minuti e asportazione di tutti i materiali necrotici. Bisogna iniziare una terapia antibiotica a largo spettro, spesso iniettiva.
Vari tipi di fasciature e di medicazioni hanno dato risultati incostanti. Nell'ulcera diabetica è invece dimostrata l'efficacia nel migliorare il tasso di guarigione del gambaletto gessato o dei gambaletti non rimovibili in fibra di vetro.
Non è dimostrata l'utilità di farmaci (asa, pentossifillina, prostaglandine). Si ricorre anche alla ossigenoterapia iperbarica, ma l'utilità è incerta anche se sembra possa ridurre il tasso di amputazioni ad un anno: gli studi al riguardo sono però di piccole dimensioni per un totale di soli 200 pazienti [29].

Ressa:
Raccomandazioni particolari per condizioni particolari?

Rossi:
E' utile che il clinico pratico sappia come comportarsi in alcune condizioni [17].
Contraccezione: la spirale è controindicata (maggior rischio di infezioni), preferire le pillole a basso dosaggio e valutare i rischi cardiovascolari aggiuntivi (fumo!)
Vaccinazioni: consigliare la vaccinazione antinfluenzale e antipneumococcica
Infezioni intercorrenti: non usare cotrimoxazolo (aumenta l'effetto delle sulfoniluree), continuare durante la malattia la terapia antidiabetica, se l'infezione è grave o le condizioni generali appaiono critiche ospedalizzare il paziente e iniziare terapia insulinica; in caso di diarrea o vomito aumentare l'idratazione (2-3 litri di liquidi al giorno) e sostituire cibi solidi con bevande zuccherate e minestre salate; ospedalizzare se compare iperglicemia e chetonuria.
Interventi chirurgici: preferire se possibile anestesia spinale; per piccoli interventi non modificare la terapia in atto; per interventi importanti passare a insulina e ottenere controllo metabolico ottimale.

 
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