B) Effetti sulle malattie cardiovscolari Le malattie cardiache rappresentano la principale causa di morte negli Stati Uniti, sia per uomini che per donne. E’ stato dimostrato che sia l’attività fisica sia il benessere dell’organismo sono correlate inversamente con l’incidenza dei fattori di rischio delle malattie coronariche e cardiovascolari. L’American Heart Association ha riconosciuto la sedentarietà come un fattore di rischio indipendente nelle malattie cardiache. C) Effetti sul diabete mellito Individui affetti dal diabete del 2° tipo, possono trarre grande beneficio dall’attività fisica. Il muscolo scheletrico gioca un ruolo fondamentale nella sensibilità all’insulina e nel mantenimento di un normale profilo dei lipidi nel sangue. Questa capacità metabolica è il risultato del livello di attività motoria dell’individuo. L’attività fisica regolare modifica il contenuto della fibra muscolare e l’innervazione vascolare del muscolo, aumentando la capacità di ossidazione dei lipidi, per controllare il livello dei lipidi e la sensibilità all’insulina. In pazienti diabetici che praticano sport regolarmente per tre mesi, si nota un aumento del colesterolo HDL che porta ad una diminuzione dell’insieme dei rischi cardiovascolari.
Ressa: Quanta e di che tipo deve essere l’attività fisica necessaria ad ottenere una diminuzione dei fattori di rischio legati all’obesità?