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Ressa: Parlaci delle diete a basso contenuto calorico.
Bolognesi: Negli anni passati, si era interessati perlopiù all’opzione che dava molta importanza alle calorie ingerite: l’opzione prevedeva il digiuno quasi totale (meno di 200 calorie nelle 24 ore) per ottenere una rapida perdita di peso. Questo tipo di programma, però, è pericoloso perché l’organismo, per mantenersi in vita, consuma non solo il grasso ma anche la massa magra. Le diete a basso contenuto calorico apportano tra le 200 e le 800 calorie al giorno, spesso sottoforma di preparati liquidi; sono caratterizzate da poca adesione da parte del paziente, da complicazioni cliniche, e soprattutto nel momento in cui l’individuo ritorna ad alimentarsi normalmente, si trova a riacquistare, in breve tempo, tutti i chili persi. Le diete "miracolose" sono nutrizionalmente sbilanciate Oggi, invece, una dieta bilanciata povera di grassi assieme ad una regolare attività fisica è la combinazione raccomandata dagli specialisti della nutrizione in quanto rappresenta l’approccio ideale per perdere peso e per mantenersi in forma. In breve: le calorie totali non devono essere inferiori a 1200/die per la donna e 1500/die per l’uomo. I grassi devono rappresentare il 30% o meno delle calorie totali (ridurre i grassi saturi e trans), le proteine dal 20% al 25% (non meno di 75 grammi/die), i carboidrati il 50% delle calorie con non meno di 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (ridurre al minimo gli zuccheri semplici e complessi). Inoltre si devono assumere 20-30 grammi/die di fibre, bere non meno di 1 litro di acqua al giorno e limitare o abolire l’alcol. Le diete definite “miracolose”, generalmente, non seguono queste prescrizioni. Questo tipo di diete è caratterizzato, infatti, da un rilevante sbilancio dei macronutrienti che porta ad una diminuzione dei micronutrienti totali essenziali per gli importanti processi cellulari biochimici. Il punto centrale di questo tipo di diete è la necessità di trattare gruppi specifici di alimenti. Da questa nozione si sono sviluppate diete ricche di proteine, povere di carboidrati, e ricche di grassi (diete chetogeniche). La chetosi che ne risulta, si presumeva causasse perdita d’appetito e dimagrimento efficace nel tempo. Questo, però, non è stato provato.
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