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Anemie |
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La percentuale normalmente presente è compresa tra 0,8% e 2,5%. Essi esprimono l'attività eritropoietica del midollo: l'ausilio diagnostico maggiore si ha quando sono molto bassi (< 0,1%) o molto alti (>3%). Questo valore in percentuale deve però tener conto dell'anemia perché se diminuisce il numero dei globuli rossi si ha un aumento percentuale dei reticolociti che non è un aumento reale. È preferibile quindi esprimere i reticolociti in valore assoluto: il loro numero varia generalmente da 40.000 a 80.000 per mmc. Valori > 100.000 per mmc permettono di individuare una anemia con aumentata produzione midollare. La conta del numero assoluto dei reticolociti ci permette, quindi, di dividere le anemie in due grosse categorie: le anemie iper-rigenerative (reticolociti aumentati) le anemie normo - iporigenerative (reticolociti normali o ridotti) Infine, per l'inquadramento delle anemie sono molto importanti i parametri che esplorano il metabolismo marziale e l’esame del midollo. Nelle anemia iper-rigenerative l’esame del midollo è raramente indicato perché mostra solo una iperplasia della serie rossa, mentre è spesso necessario nelle anemia normo-iporigenerative.
Ressa: Se sei d’accordo passerei subito ad esaminare il primo gruppo di anemie, quello delle MICROCITICHE NORMO – IPORIGENERATIVE, quelle, cioè con: MCV inferiore a 80 micron e numero assoluto di reticolociti normale o basso. Quanti tipi comprende?
Rossi: Vi sono essenzialmente quattro tipi di anemie microcitiche iporigenerative o normorigenerative: anemie sideropeniche talassemie anemie sideroblastiche anemie associate a malattie croniche
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