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Anemie |
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Una formula alternativa per calcolare la percentuale di saturazione della transferrina è la seguente: si divede la sideremia per la transferrina e si moltiplica il risultato per 70,9.Si deve sospettare una emocromatosi e quindi richiedere il test genetico quando la percentuale di saturazione della transferrina così calcolata superare il 55% nell'uomo e il 50% nella donna. Ressa: Bene, anche questa è archiviata. Riprendiamo il discorso che ci interessa: abbiamo classificato, in prima istanza, l’anemia che abbiamo trovato nel paziente, come appartenente al gruppo delle microcitiche ipo-normorigenerative; qual è il passo successivo?
Rossi: La prima cosa da fare è confermare o escludere una anemia da carenza marziale (sideropenica). In quelle da carenza di ferro la sideremia si abbassa e quindi aumenta la TIBC (cioè la capacità totale della transferrina di legare il ferro) perché si ha una maggior percentuale di transferrina insatura, e ovviamente la ferritina è bassa. In alcuni casi la ferritina può essere normale (forme iniziali, alcuni tumori o epatopatie coesistenti che tendono ad innalzare la ferritina) per cui risulta difficile differenziare la sideropenia dalle anemie associate a malattie croniche. In questi casi è utile il dosaggio del recettore solubile della transferrina, che sarà elevato nella anemia sideropenica e normale o ridotto nelle anemie associate a malattie croniche. In alcuni casi bisogna eseguire l’esame del midollo che permette di confermare o escludere la carenza di ferro.
Ressa: D’accordo, ma una volta classificata, dobbiamo pur risalire alle cause dell’anemia, che poi è il fine ultimo della nostra ricerca, visto che abbiamo detto che l’anemia non è una malattia di per sè.
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