Il trattamento è ritenuto utile nell'ipotiroidismo subclinico nelle seguenti condizioni: - gravidanza - TSH > 14 mUI/L oppure > 10 mUI/L con presenza di autoanticorpi indicativi di tiroidite di Hashimoto - autoanticorpi > 1:1600 - presenza di gozzo - se si ritiene che l'ipotiroidismo sia responsabile di sintomi
Ressa: Se vogliamo fare proprio i professori c’è la possibilità che alcuni soggetti producano un TSH meno attivo biologicamente (perché glicosilato in maniera differente), ma normalmente immunoreattivo ai dosaggi ematici. Questi soggetti potrebbero aver bisogno di livelli più alti di TSH per mantenere una normale produzione tiroidea. Essi hanno: tiroide normale di dimensioni (non gozzo); curva di captazione del radioiodio normale; persistenza nel tempo della condizione (cioè TSH sempre più o meno uguale e ormoni tiroidei sempre normali); negatività degli anticorpi antitiroide. E’ una condizione che non richiede terapia ma solo monitoraggio.
Rossi: Nell'ipertiroidismo subclinico il trattamento è ritenuto utile per valori di TSH < 0,1 mUI/L mentre non c'è accordo per trattare negli altri casi, soprattutto in assenza di sintomi cardiaci.
Ressa: Se ci sono è da trattare.
Rossi: Non ci sono neppure evidenze a sostegno di uno screening di popolazione, che potrebbe essere utile solo nelle donne gravide, nelle donne oltre i 60 anni e in soggetti ad alto rischio per disfunzione tiroidea.