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Generalità sulle tireopatie |
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pag 7
In questo modo si bloccano gli effetti più pericolosi dell’ipertiroidismo (quelli cardiaci),i sintomi generali sono controllati; non si rende impossibile la scintigrafia che non si può praticare se si è iniziata frettolosamente la terapia tireostatica; si evita l'ipotiroidismo marcato di rimbalzo se è un'Hashitossicosi. Se è un Basedow, non c’è rischio a dare il tiamazolo o il propiltiouracile dopo un paio di settimane, purché i sintomi siano controllati dal betabloccante, a quel punto si prosegue per 12-18 mesi con controlli all’inizio mensili e poi più diradati, a stabilizzazione avvenuta. Nel Graves però si può assistere talora, durante il trattamento con antitiroidei, alla comparsa di un vero e proprio ipotiroidismo (con aumento anche cospicuo del TSH). Infatti, come si è detto, il Graves è una vera e propria tiroidite autoimmune ad andamento fluttuante che può presentarsi anche nella stassa persona con fasi di iperfunzione e fasi di ipofunzione a seconda del tipo di anticorpi prevalenti. In questi casi è stato proposto di associare a dosi basse di antititiroideo anche basse dosi di levotiroxina (bloke and replace therapy), modulando il trattamento a seconda della risposta dosando frequentemente gli ormoni tiroidei e il TSH.
La terapia con iodioradioattivo è un'opzione valida solo per il nodulo caldo sintomatico (ipertiroidismo da adenoma autonomo) anche se di solito è preferibile una emitiroidectomia (o resezione del nodulo) che risolve definitivamente il problema e ha meno rischi di ipotiroidismo iatrogenico da radioiodio (a meno che, ovviamente, non ci siano controindicazioni alla chirurgia). Nel gozzo multinodulare tossico gli antitiroidei possono controllare le concentrazioni di ormoni tiroidei e del TSH ma non risolvono il problema, anzi, è molto probabile che aumenti il volume del gozzo, dato che la normalizzazione dell’ormone tireotropo fa riprendere l'effetto trofico dello stesso sulla tiroide. Quindi essi si usano solo se c'è un ipertiroidismo clinico ma, anche in questo caso, solo in attesa di intervento oppure in alternativa se questo è controindicato. Il radioiodio non è particolarmente efficace, sopratutto se la tiroide è molto grossa. Nella tiroidite subacuta il trattamento è sintomatico (ASA) ma se le febbre e il dolore al collo sono importanti viene consigliato un ciclo di steroidi, di solito breve. Durante la fase di iperfunzione può rendersi necessaria una terapia con betabloccanti e in quella con ipofunzione l'uso temporaneo di tiroxina, valutandone la necessità sulla base della clinica. Passiamo all'ipotiroidismo.
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