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Broncopatia cronica ostruttiva
Inserito il 25 febbraio 2006 alle 10:48:00 da R Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Si, anche se recentemente sono stati pubblicati i risultati dello studio TORCH in cui alte dosi di steroide inalatorio e beta 2 long acting hanno ridotto la mortalità, anche se non in modo statisticamemnte significativo (vedi più avanti).
Purtroppo la cessazione del fumo è una sfida per il medico e per il paziente.
In uno studio si riuscì ad ottenere l'astinenza dal fumo nel 35% dei pazienti a 12 mesi, ma a cinque anni la percentuale era scesa al 22% [4].
Il bupropione e la nicotina hanno una certa efficacia anche se a lungo termine sembra più utile la nicotina [5]. Interventi integrati di tipo farmacologico e psicologico (per esempio counseling strutturato, frequenza dei centri antifumo, ecc.) possono avere una buona efficacia nel breve termine, ma le recidive ad un anno sono molto frequenti.
Dai dati in nostro possesso sembra che, a livello di popolazione, una riduzione del fumo sia ottenibile soprattutto con l'aumento delle tasse sulle sigarette, con il divieto di fumare in luoghi pubblici, con la stigmatizzazione sociale del fumatore (come è successo in questi ultimi anni negli USA). Anche i messaggi sui pacchetti di sigarette (tipo "Il FUMO UCCIDE") possono avere una qualche efficacia, però per alcuni tali avvisi configurano un vero e proprio terrorismo sanitario e possono innescare un processo opposto di rifiuto e di chiusura da parte del fumatore.

Ressa:
Altri consigli per i pazienti con BPCO?

Rossi:
Ai pazienti con BPCO si dovrebbe inoltre suggerire la vaccinazione antinfluenzale annuale e quella antipneumoccica ogni 5 anni.

Ressa:
E i farmaci?

Rossi:
I farmaci più importanti dal punto di vista sintomatico sono i broncodilatatori per via inalatoria. Essi sono in grado di migliorare i sintomi e la qualità di vita e di ridurre la frequenza delle riacutizzazioni. I broncodilatatori inalatori si distinguono in beta 2 stimolanti (a breve e a lunga durata d'azione) e anticolinergici. Nelle forme più lievi può bastare un beta 2 short al bisogno come il salbutamolo.
 
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