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Broncopatia cronica ostruttiva
Inserito il 25 febbraio 2006 alle 10:48:00 da R Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
I contenitori portatili che erogano ossigeno possono migliorare la tolleranza allo sforzo in soggetti con discreta autonomia anche se non sono ancora ben stabiliti i criteri che devono guidare nella scelta dei pazienti.
L'exeresi di grosse bolle enfisematose può migliorare il FEV1 e la qualità di vita nel breve periodo ma ad un anno sembrano non esserci differenze rispetto ai non operati [14].
La chirurgia sembra avere un ruolo in un sottogruppo di pazienti con ridotta tolleranza allo sforzo ed enfisema dei lobi superiori [15].

Ressa:
Ci sono novità dalle ultime linee guida?

Rossi:
Alcune novità, che sono pronto a scommettere, saranno di tuo gradimento, vengono dalle linee guida dell'American College of Physicians del 2007 [20,21].
Te le riassumo:
1) La spirometria viene consigliata per documentare un'ostruzione delle vie aeree nei pazienti con sintomi (soprattutto dispnea), ma non per screenare individui asintomatici (raccomandazione forte, evidenze di qualità moderata)
2) Il trattamento delle forme stabili deve essere riservato ai pazienti con sintomi respiratori e FEV 1 inferiore al 60% del previsto (raccomandazione forte, evidenze di qualità moderata)
3) Si dovrebbe prescrivere uno dei seguenti trattamenti di mantenimento, in monoterapia: beta 2 stimolanti a lunga durata d'azione, anticolinergici a lunga durata d'azione oppure steroidi inalatori (raccomandazione forte, evidenze di qualità elevata)
4) Possono essere prese in considerazioni associazioni di farmaci inalatori (raccomandazione debole, evidenze di qualità moderata)
5) Nei pazienti con ipossiemia a riposo (PO2 55 mm Hg) si deve prescrivere l' ossigenoterapia per almeno 15 ore al giorno (raccomandazione forte, evidenze di qualità moderata)
6) La riabilitazione polmonare deve essere presa in considerazione per i pazienti sintomatici con FEV 1 inferiore al 50% del previsto (raccomandazione debole, evidenze di qualità moderata)

Ressa:
Non male, finalmente qualcuno che si è preso la briga di dire chiaro che esami diagnostici e terapie vanno prescritti solo quando ce n'è bisogno, nella fattispecie ai pazienti con sintomi e FEV1 inferiore al 60%.

Rossi:
Ti dirò di più, l'American College of Physicians afferma che non ci sono prove che la spirometria possa servire a guidare il trattamento, con buona pace di chi prescrive un esame spirometrico ogni sei mesi.

 
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