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Broncopatia cronica ostruttiva |
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pag 8
Ressa: Torna il discorso che cuore e polmoni lavorano assieme e che la patologia dell’uno si ripercuote sull’altro organo, si tratta di un vero e proprio TANDEM. Possiamo, con pochi elementi disponibili, stilare una prognosi del paziente con BPCO?
Rossi: Una proposta viene da alcuni studiosi [3] che hanno elaborato il cosiddetto BODE-Index che, con tutti i limiti di trasferibilità che questi sistemi hanno, penso sia utile riportare. Devi dare 1 punto se il BMI è inferiore o uguale a 21; poi devi valutare il FEV1 dando 1 punto per valori compresi tra 50% e 64%, 2 punti per valori tra 36% e 49% e 3 punti per valori inferiori a 36%. Ancora, devi valutare quanta strada percorre il paziente in 6 minuti: 1 punto se fa tra i 250 e i 350 metri, 2 punti se fa tra i 150 e i 250 metri e 3 punti se fa meno di 150 metri. Infine devi dare un punteggio che va da 0 a 4 alla dispnea (dove 0 significa mancanza di dispnea e 4 incapacità di uscire di casa o mancanza di respiro per sforzi banali come vestirsi o spogliarsi). Alla fine ottieni in punteggio che ti predice il rischio di morte a 52 mesi: fino a 2 punti il rischio è di circa il 20%, per 3-4 punti sale al 30%, per 5-6 punti sale al 40% e per punteggi superiori arriva all’80%.
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