Logo
  Capitoli     
         
   
Le infezioni delle prime vie respiratorie
Inserito il 25 febbraio 2006 alle 10:57:00 da R Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
cambia
pag 4

Su questi criteri e sull'approccio consigliato vi sono comunque alcune osservazioni da fare. Anzitutto nella maggior parte dei casi il punteggio è intermedio; questo significa che bisognerebbe chiedere un tampone faringeo e attenderne i risultati, prassi che non viene quasi mai attuata in MG. Da una parte vi è il timore (per la verità infondato) che se si ritarda un trattamento antibiotico nel caso di faringotonsillite da SBEGA aumenti la possibilità di complicanze tardive come il reumatismo articolare acuto (RRA)o la glomerulonefrite post streptococcica. In realtà è stato visto che non è così, anche se si ritarda il trattamento di vari giorni.

Ressa:
Fino a nove...

Rossi:
Vi è poi da considerare che tali sequele sono divenute molto rare per cui è altamente improbabile che un ritardo nel trattamento possa portare a esiti di questo tipo.

Ressa:
Ho visto una malattia reumatica in 25 anni di lavoro, un bambino di 8 anni. L’evoluzione di un attacco acuto varia da un completa guarigione a un’insufficienza cardiaca acuta intrattabile; l’interessamento più frequente è quello a carico della valvola mitrale, nel 10% dei casi si ha un interessamento isolato della valvola aortica e nel 30% dei casi sono interessate insieme la valvola mitralica e l’aortica. Nel 65-70% dei casi la cardite guarisce senza sequele ma quando l’attacco iniziale è grave, con cardiomegalia e insufficienza cardiaca, l’evoluzione è meno favorevole ed è facile l’evoluzione verso la fibrosi e le cicatrici, che deformano la valvola, ne consegue insufficienza e/o stenosi. Noi abbiamo visto, in questi anni di professione, i pazienti che in gioventù hanno avuto danni valvolari da malattia reumatica (allora abbastanza frequente) e che adesso, da anziani, sommandosi sulle loro valvole l’usura anagrafica, debbono essere avviati al tavolo operatorio. Concludo sottolineando il fatto che se un giovane paziente ha molteplici infezioni streptococciche, questo depone contro la probabilità che egli faccia una complicanza come la malattia reumatica o la glomerulonefrite post streptococcica. Infatti, essendo queste su base immunologica, se il paziente è “predisposto” a interagire in modo anomalo con lo streptococco, è più probabile che lo faccia subito, alla prima infezione. Ricordo, inoltre, che le complicanze sono tardive, perché il meccanismo immunologico ci impiega circa 20 giorni a svilupparsi e che dopo i 35 anni sono eccezionali.
 
<< pag 3 pag 5 >>
 
2004 - 2024 © Pillole.org Reg. T. di Roma 2/06 | Contatti | Versione stampabile |      
ore 05:34 | 1285051 accessi| utenti in linea: 42193
Realizzato con ASP-Nuke 2.0.5