Ressa: Aggiungo che ci si può confondere se il paziente sotto trattamento penicillinico ha magari un esantema da farmaci, le caratteristiche dello stesso (in genere morbilliforme e pruriginoso) aiutano nella diagnosi differenziale. In conclusione, quando si deve chiedere un tampone faringeo?
Rossi: Francamente io non lo chiedo mai. Un tampone faringeo per avere la conferma della presenza dello SBEGA è poco proponibile per vari motivi: intanto per i tempi di attesa del risultato, poi perché potrebbe trattarsi di una forma virale o di una mononucleosi con contemporanea presenza di streptococco che però non è la causa della faringotonsillite (portatori asintomatici di streptococco sono abbastanza frequenti).
Ressa: Ricordo che è anche disponibile un test rapido per la diagnosi di infezione da streptococco che permetterebbe di documentare la presenza del germe all'atto della visita.
Rossi: Tuttavia vi è da considerare che anche in questo caso una positività non necessariamente indica che lo streptococco è responsabile del mal di gola perché potrebbe trattarsi di un semplice portatore. Da non scordare per ultimo i falsi negativi perché tampone e test rapido negativi non escludono una tonsillite streptococcica in quanto il germe potrebbe essere indovato in profondità nelle cripte tonsillari e non essere rilevato dal test.
Ressa: Quindi decisione basata solo sulla clinica...