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La tosse |
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pag 3
Rossi: La tosse acuta non pone, generalmente, difficoltà particolari, nella maggior parte dei casi è dovuta a banali flogosi delle vie respiratorie superiori (tracheobronchiti, rinofaringosinusiti, ecc.) oppure a polmoniti o a BPCO riacutizzata, anche se non vanno dimenticati altri possibili quadri come per esempio uno scompenso cardiaco sinistro. La presenza di tosse con escreato ematico (emottisi) impone ovviamente degli accertamenti immediati. Le due cause a cui mi hanno insegnato a pensare subito sono il cancro polmonare e la tubercolosi ma più spesso sono in gioco patologie banali come la rottura di piccole varici della base linguale oppure una semplice bronchite acuta. L'emoftoe va invece guardata con sospetto nei soggetti a rischio, fumatori cronici, anche se la radiografia del torace e una consulenza otorinolaringoiatrica dovessero essere negativi. Ricordo il caso di un paziente cinquantenne fumatore che ebbe un singolo episodio emoftoico con radiografia del torace completamente negativa. Anche la TAC del torace non era significativa e solo una broncoscopia permise di diagnosticare un carcinoma broncogeno.
Ressa: Affrontiamo invece il capitolo più interessante e problematico della tosse cronica.
Rossi: In qualche caso non si tratta di vera e propria tosse cronica ma della cosiddetta tosse post-infettiva: in alcuni soggetti dopo un episodio acuto, probabilmente per una predisposizione individuale (iper-reattività bronchiale?), si assiste alla persistenza della tosse per parecchie settimane.
Ressa: E’ un problemaccio perché il paziente è convinto di non essere guarito, in questi casi prescrivo beta 2 stimolanti e corticosteroidi topici.
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