Ressa: Comunque, dati i tempi di attesa per l'esecuzione dell'esame, io uso come criterio ex-juvantibus la risposta al salbutamolo inalatorio: nel caso la tosse sia un equivalente asmatico spesso si assiste ad un miglioramento nel giro di 5-7 giorni. Rimane il reflusso gastro-esofageo.
Rossi: Il reflusso gastro-esofageo causa irritazione, infiammazione della laringe e della trachea e stimolazione vagale e può provocare tosse cronica. Il paziente riferisce altri sintomi come bruciore in gola e pirosi o rigurgito acido (il cosiddetto "brusacor = bruciacuore") che si accentuano con il decubito (per esempio quando si corica a letto). I sintomi classici possono però anche essere assenti.
Ressa: E poi è così di moda!
Rossi: Se si sospetta un reflusso G-E si può tentare una terapia con un PPI associato ad un procinetico (metoclopramide o domperidone) ma talora sono necessari molti mesi per ottenere un miglioramento. Per la verità l’impressione è che i risultati non siano eccezionali, come suggerisce anche una metanalisi da cui risulta che in media si ottiene un beneficio solo nel 20% dei pazienti trattati con PPI [6]. Bisogna tener conto che qualche volta reflusso G-E ed asma sono associati (vedi capitolo sull'asma). La conferma può venire dall'esame endoscopico che può evidenziare un'ernia jatale o un'esofagite e soprattutto dalla pH-metria esofagea.