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La tosse
Inserito il 25 febbraio 2006 alle 11:15:00 da R Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Comunque, dati i tempi di attesa per l'esecuzione dell'esame, io uso come criterio ex-juvantibus la risposta al salbutamolo inalatorio: nel caso la tosse sia un equivalente asmatico spesso si assiste ad un miglioramento nel giro di 5-7 giorni.
Rimane il reflusso gastro-esofageo.

Rossi:
Il reflusso gastro-esofageo causa irritazione, infiammazione della laringe e della trachea e stimolazione vagale e può provocare tosse cronica. Il paziente riferisce altri sintomi come bruciore in gola e pirosi o rigurgito acido (il cosiddetto "brusacor = bruciacuore") che si accentuano con il decubito (per esempio quando si corica a letto).
I sintomi classici possono però anche essere assenti.

Ressa:
E poi è così di moda!

Rossi:
Se si sospetta un reflusso G-E si può tentare una terapia con un PPI associato ad un procinetico (metoclopramide o domperidone) ma talora sono necessari molti mesi per ottenere un miglioramento. Per la verità l’impressione è che i risultati non siano eccezionali, come suggerisce anche una metanalisi da cui risulta che in media si ottiene un beneficio solo nel 20% dei pazienti trattati con PPI [6].
Bisogna tener conto che qualche volta reflusso G-E ed asma sono associati (vedi capitolo sull'asma). La conferma può venire dall'esame endoscopico che può evidenziare un'ernia jatale o un'esofagite e soprattutto dalla pH-metria esofagea.
 
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