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Nodulo tiroideo solitario |
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pag 9
Il clinico pratico DEVE, in ogni caso, essere certo della qualità dell'ecografia effettuata, poiché l'efficienza dell'esame ecografico dipende particolarmente dall'esperienza e dall'abilità dell'esaminatore. ATTENZIONE però, l'alta specificità e la bassa sensibilità dell'ecografia rimarcano l’imperativo categorico della pratica quotidiana: il dato strumentale è solo una componente del puzzle diagnostico e va incastrato con gli altri dati in nostro possesso.
Stucchi: La mia esperienza è che ben pochi ecografisti sono così precisi da elencare le caratteristiche del nodulo così come tu le hai indicate. Pensi sia in qualche misura “offensivo” che il MMG formuli una richiesta di esame pressappoco così:” Ecografia tiroidea + colordoppler per nodulo istmico. clinicamente palpabile. Ricerca dei segni ecografici di benignità o meno e tipo di vascolarizzazione, se presente”
Dalla Via: NO; si potrebbe dare al Paziente una scheda coi criteri indicati chiedendo all’ecografista (bravo e sempre quello !!!) di compilarla
Ressa: Io ho visto cappellate clamorose come noduli valutati come freddi che erano addirittura ipercaptanti, per cui non mi fido, per ora. Ha senso testare la funzionalità ghiandolare?
Dalla Via: Il primo step comprende anche il dosaggio del TSH, che permette di valutare lo stato funzionale della ghiandola. Qualora invece il nodulo tiroideo isolato non presenti dati anamnestici di rischio (anamnesi ed esame obiettivo), non abbia caratteristiche ecografiche compatibili con sospetto di carcinoma tiroideo, sia eutiroideo il clinico pratico può rivalutare il paziente dopo 3 mesi clinicamente e 6 mesi ecograficamente.
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