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Depressione
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 13:03:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Gli antidepressivi triciclici agiscono inibendo la ricaptazione della nord-adrenalina e della serotonina. Hanno un'efficacia paragonabile a quella degli inibitori della serotonina (SSRI) ma probabilmente sono meno tollerati [8], specialmente negli anziani. Alcuni li sconsigliano dopo i 50 anni. All'inizio i triciclici necessitano di una titolazione graduale fino a raggiungere la dose terapeutica. Tra gli effetti collaterali dei triciclici vanno segnalati la ritenzione urinaria, la stipsi, la secchezza delle fauci, l'offuscamento visivo, l'ipotensione posturale. Sono controindicati nei casi di glaucoma, ipertrofia prostatica, cardiopatia ichemica, scompenso cardiaco congestizio, turbe del ritmo e della conduzione cardiaca, ipertensione, epilessia, ipertiroidismo, diabete, epatopatie, morbo di Parkinson, stipsi cronica. Inoltre possono avere una interazione negativa con vari farmaci, soprattutto quelli cardiovascolari, molto usati negli anziani.
Sotto sono riassunte le caratteristiche dei triciclici principali:

Amitriptilina
Dosi in mg: 50-300
Attivitą: prevalentemente sedativa
Somministrazione: serale

Imipramina
Dosi in mg: 75-300
Attivitą: prevalentemente attivante
Somministrazione: mattutina

Clomipramina
Dosi in mg: 75-300
Attivitą: intermedia

 
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