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Depressione
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 13:03:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Si. Per esempio nella distimia i sintomi depressivi sono, in genere, di intensità più lieve ma hanno un andamento cronico e fluttuante. Il paziente finisce con l'abituarsi al suo stato, tanto che spesso, se interrogato in merito, riferisce che quella è la sua natura "normale".
Nelle forme più gravi la depressione comporta un isolamento del soggetto con riduzione dei rapporti sociali e talora può associarsi a sintomi psicotici (deliri, allucinazioni).
Altre volte i sintomi depressivi non sono chiaramente espressi e vengono mascherati da una componente ansiosa o da molteplici sintomi somatici (depressione mascherata).
Un'altra classificazione molto utile in pratica divide la depressione in primaria (o endogena) e secondaria (o esogena). La depressione primaria non è in relazione a cause apparenti mentre quella secondaria è provocata da malattie, farmaci, lutto o altro.

Ressa:
Ma è facile la diagnosi di depressione?
Ho letto da qualche parte che il medico di MG non riesce all'inizio ad individuare la depressione in circa il 50% dei casi [3].

Rossi:
In effetti i MMG solitamente non applicano i criteri diagnostici del DSM-IV perché richiedono tempo e possono essere complessi (o ritenuti tali). Il tempo è un fattore critico. In MG il tempo medio delle consultazioni si aggira su 8-12 minuti o meno e questo può rendere difficile la completa valutazione del paziente. Inoltre molti dei pazienti visti nell'ambulatorio del MMG presentano una depressione di intensità lieve-media che può non soddisfare i criteri del DSM-IV (cosiddetta depressione sottosoglia).
 
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