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Depressione |
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pag 7
La diagnosi è complicata dal fatto che molte volte la depressione non è dichiarata e il paziente si presenta con una sintomatologia prevalentemente ansiosa, con insonnia o con disturbi di tipo somatiforme di non facile inquadramento.
Ressa: Questa storia dei medici che si lasciano scappare la diagnosi non mi piace...
Rossi: C'è un altro aspetto però che ci può consolare: i MMG tendono a non sbagliare di fronte ad episodi di depressione maggiore e la diagnosi,di solito, viene comunque posta o sospettata nel corso delle visite successive [4]. In altri termini, la maggior parte dei pazienti depressi con cui si confronta il MMG non risponde in pieno ai criteri della nosografia classica, per cui di primo acchito possiamo anche non inquadrare correttamente il disturbo, però alla fine finiamo comunque col farlo. D'altra parte lo sappiamo che in medicina generale ci dobbiamo spesso occupare di soggetti che trovano scarsa rappresentazione nei trattati, o non la trovano per nulla.
Ressa: Come dobbiamo immaginarci la depressione?
Rossi: E' utile pensare al nostro umore come ad un continuum che può andare dallo stato di benessere alla depressione grave, passando per gli stadi intermedi della tristezza parafisiologica (lutti, separazioni, ecc.), del disagio psichico e della depressione lieve, e con un andamento temporale variabile, da uno o pochi episodi nella vita, a riacutizzazioni frequenti, a uno stato cronico punteggiato da acuzie. Le varie forme di depressione vanno considerate momenti di una stessa malattia, con una gradazione di colori sia nella gravità che nel tempo.
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