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L'ansia |
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Rossi: IL DMS IV cioè il manuale che viene usato dagli specialisti per classificare i disturbi psichiatrici enumera vari quadri clinici provocati dall'ansia, ma si tratta di classificazioni complesse e comunque non usate nella medicina di famiglia. Più utile per il medico pratico questa classificazione semplificata: 1. attacco di panico 2. fobie 3. disturbo d'ansia generalizzato 4. ossessione 5. disturbo da stress post-traumatico
Ressa: Cominciamo con il primo: l'attacco di panico.
Rossi: Nel disturbo da attacco di panico (DAP) il paziente riferisce una sintomatologia ad esordio acuto che dura in genere pochi minuti. L'attacco può manifestarsi in seguito a determinate situazioni (ben note al paziente: per esempio quando si trova in luoghi pubblici come ristoranti, chiese, supermercati, ecc.) ma può avvenire anche in assenza di esse. I sintomi sono allarmanti: il paziente si sente mancare il respiro, avverte un senso di oppressione toracica o alla gola; altri sintomi: tachicardia, nausea o disturbi addominali, tremori, parestesie diffuse agli arti o al viso, sensazione di morte imminente. Il soggetto impara a conoscere le situazioni o gli ambienti che possono scatenare la crisi e cerca di evitarli. Ovviamente il ripetersi degli attacchi condiziona il comportamento e la vita del paziente che può arrivare a rimanere chiuso in casa evitando di uscire pur di non essere preda di un attacco. Spesso nel DAP vi è un’iperventilazione che accentua i sintomi; una misura utile in questi casi è far respirare il paziente (più spesso la paziente) in un sacchetto di carta. Nel giro di pochi minuti i sintomi si attenuano o scompaiono, provare per credere.
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