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L'ansia |
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Ressa: Veniamo alle ossessioni (dette anche disturbo ossessivo-compulsivo).
Rossi: In questo tipo di disturbo ansioso il pensiero del paziente è preso costantemente da una preoccupazione specifica, per esempio l'idea che gli oggetti siano sporchi e possano contagiarlo di una qualche infezione oppure è continuamente roso dal pensiero di essere vittima di una malattia. Le ossessioni scatenano dei comportamenti reattivi (per esempio il lavaggio continuo delle mani o lo spolverare i mobili appena puliti, ecc.); in altri casi il paziente richiede in modo "ossessivo" esami ed accertamenti per placare il dubbio di avere una qualche malattia che non si riesce a diagnosticare (atteggiamento ipocondriaco).
Ressa: Veniamo all'ultimo quadro, il disturbo da stress post-traumatico.
Rossi: Riguarda persone che hanno vissuto da vicino esperienze pericolose o drammatiche come minaccia di morte, guerre, sequestri di persona, attentati, dirottamenti, ecc.
Ressa: Bene, in tutte queste classificazioni ho riconosciuto un mucchio di miei pazienti. Ho una signora di 38 anni che richiede almeno una visita alla settimana, è convinta di soffrire di tutte le malattie che si trovano nell'indice dell'Harrison e ha una documentazione medica che spaventa solo a vederne la mole. E ogni volta che entra in ambulatorio mi devo prendere un ansiolitico per calmare il MIO, di attacco di panico.
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