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Artrosi |
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Ressa: Purtroppo anche per gli ANA si verifica quello che abbiamo detto per il FR...
Rossi. Si, una positività per gli ANA non indica necessariamente una connettivite. Il test ha una elevata sensibilità per cui è utile in caso risultasse negativo perché permette di escludere, con sufficiente sicurezza, una patologia del connettivo, ma se risulta positivo ci dice poco. Infatti ci sono molte altre condizioni, oltre alle connettiviti, in cui gli ANA sono positivi: soggetti sani (circa 5% dei giovani, oltre il 15% degli anziani), gravidanza, malattie virali, epatite cronica, miastenia, tiroidite cronica di Hashimoto, artrite reumatoide, malattie infettive, neoplasie, farmaci (salazopirina, betabloccanti, procainamide, isoniazide). Secondo alcuni autori addirittura 3 su 4 soggetti con ANA positivi non hanno una malattia reumatica diagnosticabile.
Ressa: Come sempre è necessario quindi inquadrare il test nel contesto clinico e soprattutto non richiederlo a vanvera. E' la volta degli anticorpi anti DNA.
Rossi: Gli anticorpi anti DNA nativo sono positivi in caso di LES. Essi hanno una elevata specificità, nel senso che sono rari i casi di falsi positivi, mentre la sensibilità varia, a seconda delle casistiche, dal 50% a oltre 80%. Questo test si deve chiedere quindi quando si sospetta un LES (fa addirittura parte di uno dei criteri diagnostici della malattia) e gli ANA sono positivi. In questo caso la triade ANA positivi, complemento ridotto e anti DNA positivi è praticamente diagnostica di LES. Comunque il test può essere richiesto anche se gli ANA sono negativi in caso di segni e sintomi che orientano verso il lupus.
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