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Ulcera peptica
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 17:06:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
O magari un cancro pancreatico, bestiaccia brutta che può sfumare i suoi sintomi in un paziente già ulceroso.

Rossi:
In questi casi vanno ovviamente trattate le cause. Se non si mette in evidenza alcuna causa responsabile della recidiva o della persistenza dell'ulcera si consiglia un trattamento supplementare di 2 mesi con PPI a dosaggio pieno. Se siamo di fronte ad un'ulcera gastrica che recidiva o non guarisce è imperativo un controllo bioptico attento per la possibile presenza di un cancro.

Ressa:
Mi è capitato, in questi casi resistenti senza le cause da te enumerate, di fare trattamenti associati con sucralfato e/o anti PPi e anti H2 associati. In quali casi prevedere un trattamento antisecretivo long-term?

Rossi:
Nei pazienti che pur avendo avuto un'ulcera debbono continuare ad assumere FANS o asa per lunghi periodi, nei casi in cui l'infezione da HP non è stata eliminata nonostante vari tentativi di terapia eradicante e in quelli con ulcere HP negative che vanno incontro a recidive. Una terapia a lungo termine è consigliabile anche in chi ha avuto un sanguinamento recidivo, non sembra invece necessario dopo un primo episodio di ulcera emorragica se questa è guarita ed è stato eradicato l'HP.

Ressa:
La chirurgia trova sempre meno spazio nel trattamento dell'ulcera peptica.

Rossi:
Ormai si opera solo in caso di gravi sanguinamenti, perforazioni o stenosi.
 
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