Ressa: Però ho ancora dei vecchi pazienti già sottoposti in passato ad intervento di gastrectomia secondo Billroth che all’epoca venivano “curati” con antiacidi presi 7 volte al di’, del resto prima della immissione in commercio nel 1977 della cimetidina, non è che ci fosse molto altro da fare.
Rossi: Anch'io ne ho un paio. L'asportazione dell'antro e del piloro provoca spesso un passaggio rapido del cibo nell'intestino (dumping syndrome), malassorbimento e anemia da deficit di vitamina B12 (carenza di fattore intrinseco, vedi capitolo sulle anemie). Sono stati descritti casi tardivi di comparsa di degenerazione neoplastica a livello dell'anastomosi a distanza di svariati anni. In qualche caso possono comparire ulcere anastomotiche.
Ressa: Un altro intervento che si faceva in passato era la vagotomia selettiva prossimale.
Rossi: Ho un paziente che è stato operato con questa tecnica circa 25 anni fa. Il poveracccio ha dei disturbi dispeptici importanti con comparsa di nausea e imponenti sudorazioni post-prandiali. In teoria la superselettiva denervava il corpo e il fondo dello stomaco lasciando inalterato l'antro e quindi lo svuotamento gatrico (al contrario della vagotomia totale). Ma evidentemente sul mio paziente non ha funzionato.
Ressa: Resta il fatto che spesso il soggetto “ipervagotonico” è anche un ulceroso o almeno un dispeptico. Rimane da dire qualcosa circa la prevenzione dell'ulcera da FANS.