Ressa: In quali casi attuare una gastroprotezione farmacologica?
Rossi: Nei soggetti a rischio quindi negli anziani, in coloro che hanno avuto precedenti lesioni ulcerose ed emorragie gastroduodenali, in caso di concomitante uso di warfarin o steroidi.
Ressa: Purtroppo si assiste ad un uso indiscriminato della gastroprotezione, anche in soggetti giovani e senza fattori di rischio di alcun tipo e per terapie di pochissimi giorni...
Rossi. Come mi hai risposto tu a proposito della eradicazione dell'HP effettuata al di fuori delle indicazioni approvate, il costo di queste terapie lo addebitiamo ai diretti prescrittori.
Ressa: Quali farmaci usare per la gastroprotezione?
Rossi: Secondo una revisione Cochrane [23] solo il misoprostol è risultato efficace nel ridurre le complicanze dell'ulcera come l'emorragia, la perforazione e l'ostruzione. Le dosi più efficaci sono di 800 mcg/die, tuttavia la diarrea (anche a dosi più basse) è un effetto collaterale molto frequente che ne limita l'uso. Gli inibitori di pompa si sono dimostrati efficaci nel ridurre la comparsa di ulcere gastriche e duodenali endoscopiche e sono meglio tollerati del misoprostol. Gli anti H2 a dosaggi standard sono efficaci nel ridurre l'incidenza di ulcere duodenali endoscopiche ma non di quelle gastriche (che sono invece quelle più frequenti nel caso dei FANS) mentre dosi doppie sono in grado di prevenire sia le ulcere duodenali che quelle gastriche endoscopiche.