Rossi: L'emorragia può essere arrestata in corso di endoscopia con varie metodiche (coagulazione elettrica o con sonde termiche o con laser). Successivamente il paziente va trattato con PPI o H2 antagonisti (vedi in seguito). In alcuni casi, quando l'emorragia è grave e il paziente emodinamicamente instabile si rende necessario l'intervento chirurgico urgente per arrestare il sanguinamento. La perforazione può essere coperta (per esempio se entra in un organo vicino come il fegato o il pancreas), in questo caso non c'è spandimento di succo gastrico nella cavità addominale e il quadro è soprattutto caratterizzato dal dolore; oppure può essere libera e allora il succo gastrico si spande nella cavità peritoneale e il quadro è quello di una peritonite con dolore molto intenso che si accentua col minimo movimento e reazione della parete addominale (tavola dura), nel giro di alcune ore possono comparire febbre e stato settico. L'ostruzione invece è causata dalla retrazione dovuta, per solito, ad una eccessiva cicatrizzazione: si manifesta con distensione addominale, gonfiore e talora vomito che compare a distanza di ore dai pasti.
Ressa: L’ultimo paziente ulceroso che ho fatto operare per un’ostruzione serrata risale a più di 10 anni fa. Aggiungo che bisogna sempre prestare attenzione a recidive emorragiche precoci in ulcere gastriche classificate, in prima istanza, come istologicamente benigne, a volte c’è la sorpresa. Una volta diagnosticata l'ulcera si pone il problema della terapia.