Rossi: Nella stragrande maggioranza dei casi l'ulcera duodenale è associata ad una infezione da HP. E' stato chiaramente dimostrato che le recidive dopo la cicatrizzazione praticamente si azzerano se si eradica l'HP. La terapia mira quindi ad eradicare l'HP (per gli schemi eradicanti rimando al capitolo sulla dispepsia). Attualmente si usano schemi polifarmacologici per 7-15 giorni seguiti da un PPI per altri 15-30 giorni.
Ressa: Il problema è che nessuno di essi supera il 90% di efficacia e non è facile convincere un ulceroso a tentare altri trattamenti eradicanti, in caso di fallimento del primo, anche perché, nel frattempo i sintomi ulcerosi sono belli che passati. Poi c’è il grosso problema dell’enorme serbatoio di portatori sani di HP (fino al 40% della popolazione generale) magari conviventi con l’ulceroso. Ci sono novità sulla trasmissione?
Rossi: La prevalenza dell'infezione varia con l' età e il paese. E' più alta (dal 50% all'80% ) negli individui nati prima del 1950 mentre nei soggetti nati in seguito è più bassa (attorno al 20%). L'infezione è molto più frequente nei paesi in via di sviluppo (fino all'80-95% dei soggetti) indipendentemente dall'anno di nascita. L'infezione si acquisisce precomente, fin da bambini, anche se le modalità del contagio sono incerte. Si ritiene invece che la reinfezione in un adulto bonificato sia molto bassa con una percentuale inferiore all'1% annuo.
Ressa: E' necessario fare dei controlli dopo la terapia?