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Colon irritabile |
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pag 2
Ressa:
Quanto è frequente?
Rossi:
Si calcola che soffra di colon irritabile tra il 10% e il 20% della popolazione con una maggior frequenza tra i 20 e i 50 anni e fra le donne.
E' difficile però avere dati epidemiologici precisi perché la diagnosi della sindrome è clinica e i criteri diagnostici variamente interpretati. In alcuni casi il medico può scambiare per colon irritabile banali disturbi digestivi transitori. La sindrome invece è caratterizzata dalla persistenza nel tempo, per cui di solito è il paziente stesso che ci dirà di aver sempre sofferto di "colite".
Ressa:
Secondo me verrà trasferita dai libri di patologia a quelli di fisiologia.
Rossi:
Anche se non è stata dimostrata alcuna associazione con un aumento della mortalità, o con una aumentata incidenza di malattie infiammatorie croniche (colite ulcerosa e Crohn) o di tumori del tubo digestivo, la sindrome del colon irritabile porta ad una compromissione, talora importante, della qualità di vita (aumento delle visite mediche e degli accertamenti, perdita di giornate di lavoro o di scuola, impatto negativo sui rapporti interpersonali)
Ressa:
Su quest’ultimo punto non mi soffermerei troppo, visto che le manifestazioni del colon irritabile si accentuano, spesso, negli incontri “galeotti”.
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