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Colon irritabile |
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Rossi: Nei casi in cui la componente principale sia la stipsi si usano lassativi. Sono preferibili i lassativi formanti massa (tipo crusca) oppure quelli osmotici (tipo lattulosio). Bisogna educare il paziente a non abusare dei lassativi correggendo l'idea sbagliata che l'evacuazione deve essere giornaliera. Purtroppo l'abuso di lassativi in questi soggetti è frequente e l'opera del medico risulta alquanto difficile. Sul meteorismo si usano di solito dimeticone o carbone vegetale ma non ci sono dati che confermano la loro efficacia anche se non è raro trovare pazienti che ne traggono beneficio, magari temporaneo (effetto placebo?). Recentemente sono entrati in uso alcuni farmaci antagonisti dei recettori della serotonina che riducono il transito intestinale e la sensibilità viscerale. Uno di questi, l'alosetron, si è dimostrato efficace ma gravato da gravi effetti collaterali (soprattutto colite ischemica e stipsi importante) per cui è stato approvato dalla FDA solo per casi molto selezionati. Un altro, il cilansetron, è i fase di sperimentazione. Un altro versante è quello degli agonisti parziali della serotonina. Era stato approvato solo il tegaserod che sembrava abbastanza efficace e con un buon profilo di sicurezza (8,9) ma è stato ritirato dal commercio nel marzo 2007 per i possibili effetti collaterali come l'infarto e l'ictus (http://www.fda.gov/cder/drug/advisory/tegaserod.htm). In conclusione il trattamento è spesso scoraggiante sia per il paziente che per il medico. Per questo è importante instaurare già da subito una relazione onesta che chiarisca al paziente che il suo disturbo non è pericoloso per la salute (spesso i pazienti temono di avere una malattia grave dell'intestino), che i disturbi sono ovviamente fastidiosi o anche molto disturbanti e nessuno mette in dubbio la sofferenza che possono produrre, che esistono delle terapie che li possono alleviare ma che con tutta probabilità i sintomi si ripresenteranno ancora nel tempo. Se si riesce a non creare aspettative esagerate nel paziente sarà più facile favorire il "coping" [12], che non vuol dire solo adattarsi a convivere con il disturbo ma anche saperlo affrontare attivamente.
Per finire ricordo alcune revisioni sistematiche recenti. Secondo una prima revisione [13], ispagula, joscina e olio essenziale di menta piperita sarebbero i trattamenti che possiedono le migliori evidenze di efficacia nel colon irritabile. Secondo una seconda revsione [14], risulterebbero efficaci sia gli antidepressivi (triciclici e SSRI) che la psicoterapia: è necessario trattare 4 pazienti perchè uno ne tragga beneficio.
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