Ressa: E' frequente la cronicizzazione delle epatiti virali?
Rossi: Per il virus B la cronicizzazione dipende soprattutto dalle condizioni dell'ospite e del suo stato immunitario. La coinfezione da HDV aumenta le probabilità di cronizzazione. Per il virus C si calcola che esso possa cronicizzare fino all'80-85% dei casi, anche se l'evoluzione è variabile.
Ressa: Secondo alcune casistiche, su 100 casi di epatite B: 1 paziente ha una epatite fulminante, 90 guariscono, 9 cronicizzano. E' frequente l'evoluzione dell'epatite cronica in cirrosi?
Rossi: Per quanto riguarda l'epatite cronica B, l'evoluzione è più frequente nei pazienti che presentano una persistenza dell'antigene “e” (HBeAg) oppure elevate concentrazioni di HBV DNA o ancora se vi è una coinfezione da virus delta. Nell'epatite cronica C l'evoluzione in cirrosi si sviluppa in circa un paziente su cinque nell'arco di molti anni (decenni), soprattutto se si contrae l'infezione in età adulta o avanzata, nei maschi o in chi abusa delle bevande alcoliche.
Ressa: E la trasformazione in epatocarcinoma?
Rossi: Il carcinoma epatocellulare (nei referti specialistici si trova spesso la sigla HCC che significa hepatocellular carcinoma) si sviluppa di solito in fegati con epatite cronica ad evoluzione cirrotica.