Ressa: Passiamo alla meno nota epatite da virus delta (HDV)
Rossi: Il virus delta è un virus strano nel senso che per replicarsi e persistere ha bisogno del virus B. In altre parole abbiamo il virus B che racchiude dentro di sé una proteina che rappresenta l'antigene D. L'infezione da HDV segue quindi le modalità trasmissive dell'epatite B. L'HDV è stato ritrovato soprattutto nel meridione d'Italia, in Grecia e in alcuni paesi dell'est europeo. Sembra che la coinfezione da HBV e HDV comporti lesioni epatiche più gravi che non la semplice infezione da HBV.
Ressa: Come si diagnostica l'epatite delta?
Rossi: Con il dosaggio degli anticorpi totali (IgM e IgG) anti delta (anti-HDV). E' possibile richiedere anche il dosaggio specifico delle IgM che, come al solito, a titolo elevato, indicano una infezione recente in fase acuta. E' opportuno che tutti i soggetti HBV positivi siano sottoposti, almeno all'inizio, anche al dosaggio degli anti HDV perché dal punto di vita clinico non si può discriminare la coinfezione dalla semplice infezione da virus B.
Ressa: Rimane da parlare dell' epatite E (HEV)
Rossi: Si tratta di un virus a RNA che si trasmette con l'ingestione di acqua contaminata da scarichi fognari. Sembra che nelle aree di endemia (soprattutto sud-est asiatico e Messico) l'ospite che funge da serbatoio sia il maiale selvatico.La diagnosi di fa con il dosaggio dei relativi anticorpi (anti HEV).