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Epatiti virali |
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pag 9
Ressa: Le epatiti virali si possono manifestare in forma acuta e cronica. Qual è il quadro clinico delle epatiti acute?
Rossi: Dopo un'incubazione che può durare 1-2 mesi compaiono dapprima sintomi aspecifici simil-influenzali associati a nausea e disturbi digestivi, successivamente compare l'ittero con emissione di urine ipercromiche e talora feci più chiare. Vi possono essere altri sintomi come dolore o fastidio all'ipocondrio destro e vomito. Esistono però anche delle forme anitteriche che vanno sospettate soprattutto in presenza di astenia marcata e sintomi influenzali che persistono o sono particolarmente importanti. L'esame obiettivo evidenzia l'ittero (esaminare il paziente con una buona illuminazione, Cretinetti docet) e talora epatomegalia dolente. Di solito l'evoluzione è favorevole (a meno che non ci sia una cronicizzazione che però si sviluppa solo con i virus B,C e D), ma può persistere, dopo la guarigione, una prolungata astenia. In rari casi si sviluppa invece una insufficienza epatica acuta con peggioramento delle condizioni generali e dell'ittero, la quale può sfociare nel coma epatico e nel decesso.
Ressa: Come sono gli esami di laboratorio?
Rossi: C'è un aumento anche notevole delle transaminasi (anche decine di volte i valori normali), iperbilirubinemia mista e, nelle forme con importante colestasi, un aumento delle gamma GT e della fosfatasi alcalina. Ovviamente la diagnosi specifica si fa con il dosaggio dei relativi anticorpi e antigeni, come già detto precedentemente.
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