|
|
|
|
|
|
|
|
|
Colica renale |
|
|
pag 9
Ressa: E’ vero. Però l’IFB è molto più rara dell’iperparatiroidismo e, al contrario di questo, di solito non comporta nefrolitiasi. Inoltre è appunto familiare, con un fenotipo a trasmissione dominante, per cui è bene dosare il calcio nei figli (anche se piccoli) e nei genitori, se possibile. Infine l’AMP ciclico urinario è normale nella IFB e nelle forme di ipercalcemia extraparatiroidee, mentre è aumentato nell’iperparatiroidismo.
Rossi:: Già che ci siamo potremmo dire qualcosa circa l’ipercalciuria.
Ressa: Nell’IFB è sempre ridotta. Nell’iperparatiroidismo è aumentata ma solo nel 50% dei casi, nei restanti casi è normale. Il PTH aumenta il riassorbimento renale del calcio quindi quando c’è ipercalciuria questa è dovuta al fatto che l’ipercalcemia (dovuta all’aumentato riassorbimento osseo e all’aumentato assorbimento intestinale indotto dalla stimolazione della vitamina D) aumenta il carico di calcio al tubulo prossimale. A volte i due effetti si bilanciano e così troviamo una calciuria normale. Ricordo infine che questi esami vanno fatti eseguire in pazienti con una dieta normale.
Rossi: Se invece alla ipercalcemia si associa un paratormone basso si debbono escludere metastasi ossee, sarcoidosi, ipertiroidismo o un ipoparatiroidismo (chirurgico, familiare, autoimmune, ecc.). Per altri particolari sulla calcemia vedi il capitolo sull’osteoporosi.
Ressa: Un’ultima cosa: esiste una terapia medica che favorisca l’espulsione dei calcoli ureterali?
Rossi: Secondo alcune revisioni [3,4] l’uso di alfabloccanti e calcioantagonisti è in grado di ridurre il tempo di espulsione spontanea e probabilmente anche di diminuire la necessità di interventi endoscopici di rimozione del calcolo nelle litiasi distali di piccole dimensioni (calcoli inferiori al centimetro).
|
|
|
|
|
|
|
|
2004 - 2024 © Pillole.org Reg. T. di Roma 2/06 |
|
|
ore 17:21 | 1285814 accessi| utenti in linea:
9780
Realizzato con ASP-Nuke 2.0.5
|