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Infezioni delle vie urinarie |
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pag 15
Rossi: In presenza di sintomi urinari e dolore in sede sovrapubica ci si deve orientare verso una cistite. Nella cistite maschile, oltre ai sintomi urinari, è presente dolore localizzato in sede sovrapubica. Se il dolore si irradia verso l'alto, lungo il decorso dell'uretere, si dovrà pensare ad una cistopielite, mentre se viene localizzato in sede perineale è più probabile una prostatite acuta. Secondo alcuni in caso di cistite nel maschio vi è sempre un contemporaneo coinvolgimento della prostata. L'esplorazione rettale metterebbe in evidenza una prostata dolente ma è una manovra che pochi MMG fanno. I batteri più spesso in causa nelle prostatiti sono E.Coli, Klebsiella, Proteus ed Enterococco fecale. Il trattamento può basarsi su un chinolonico orale (ciprofloxacina, levoflocacina) per 15-20 giorni. Non sempre l'urocoltura è positiva, alcune volte si evidenzia solo leucocituria o franca piuria. Qualche volta è utile chiedere una spermiocoltura.
Ressa: Ci sono anche le prostatiti croniche...
Rossi: In effetti talora la prostatite cronicizza. I motivi sono sconosciuti (infezioni recidivanti?) e i germi in causa sono in pratica gli stessi delle forme acute o anche stafilococchi. Il trattamento in questi casi deve durare a lungo (alcuni mesi) con un fluorchinolonico o con TMP-SMX, spesso deve essere guidato dai risultati della spermiocoltura. In realtà la terapia della prostatite cronica è di solito deludente. Un recente studio ha dimostrato l'inutilità sia del chinolonico che dell'alfa-bloccante [12]. La prostatite cronica è una patologia probabilmente frequente ma di diagnosi non semplice, caratterizzata da vaghi disturbi della minzione e/o dolore o senso di peso alla pelvi o alla zona perineale. La causa è praticamente ignota. Gli esami colturali delle urine e dello sperma spesso non riescono a mettere in evidenza alcun tipo di germe, gli esami strumentali (richiesti soprattutto per escludere una patologia neoplastica delle vie genitourinarie) risultano di solito negativi. L'ecografia prostatica transrettale può però evidenziare una prostata aumentata di volume o con calcificazioni. Gli autori anglosassoni parlano anche di sindrome dolorosa pelvica cronica.
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