Rossi: Utile ricordare ai pazienti che uno degli afrodisiaci più potenti è il "bacio appassionato" che spesso la routine di tutti i giorni e la consuetudine di una vita insieme fanno passare in secondo piano. Si tratta comunque di aspetti molto intimi e delicati da indagare e il MMG deve possedere la sensibilità di sapere quanto e quando chiedere e quando fermarsi, basandosi sulla conoscenza che ha del paziente, stratificatasi nel corso degli anni. Talora raccogliendo l'anamnesi si possono avere delle sorprese che nessun libro paludato menziona, come si evince dall'esempio che segue. Un mio giovane paziente mi consulta per avere una prescrizione di sildenafil. Decido di indagare e il giovane, comprensibilmente restio all'inizio, mi riferisce che fino a circa 2-3 mesi fa non aveva mai avuto difficoltà. Poi, con la nuova partner, le cose hanno cominciato a prendere una brutta piega ed ora ha paura di affrontare i momenti di intimità in quanto non riesce ad avere una erezione sufficiente. Chiedo se secondo lui la cosa può essere dovuta a qualche problema con la nuova ragazza e il giovane diventa reticente e solo con molto tatto e dopo notevole insistenza lo convinco a spiegarmi i particolari: la nuova “morosa” è sessualmente molto disinibita e gli chiede un rapporto orale che lo mette a disagio e lo blocca totalmente dal punto di vista psicologico.
Ressa: Per fortuna il nostro libro è indirizzato solo a medici, d'altra parte in una materia così delicata si debbono affrontare anche aspetti delicati. Passiamo all’esame obiettivo.