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Cancro della prostata
Inserito il 26 febbraio 2006 alle 19:18:00 da R. Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Rossi:
Rientrano nella definizione di cancro localizzato i tumori stadiati come T1 e T2.
Le opzioni terapeutiche nelle forme localizzate sono: la prostatectomia radicale,la radioterapia, l’osservazione vigile (watchful waiting degli autori anglosassoni), la soppressione androgenica.
Sfortunatamente vi sono pochi dati di letteratura che permettano di stabilire con sufficiente sicurezza quale di queste scelte sia preferibile.
A causa di queste incertezze molte società scientifiche danno indicazioni non tassative sul management del cancro prostatico localizzato, raccomandando di discutere con il paziente i rischi e i benefici di ogni opzione.
La scelta deve prendere in considerazione l’età del paziente, la comorbidità, la sua aspettativa di vita, lo score di Gleason, i valori di PSA e infine le preferenze del paziente correttamente informato. Secondo uno studio possono essere candidati al watchful waiting i pazienti che soddisfano i seguenti parametri: PSA < 10 ng/mL, stadio T2A o inferiore, score di Gleason 3+3 o inferiore (De Vries SH et al. J Urol 2004;172:2193-2196). Un altro studio dimostra che il rischio di morire per cancro della prostata, in 20 anni di follow-up, è minimo in chi ha un tumore localizzato con score di Gleason 2-4, mentre è elevato con score di 8-10 (Albertsen PC et al. 20-Year Outcomes Following Conservative Management of Clinically Localized Prostate Cancer.JAMA. 2005 May 4; 293:2095-2101).
In uno studio (Bill-Axelson A et al. N Engl J Med 2005 May 12; 352:1977-1984). la prostatectomia si è dimostrata superiore alla semplice sorveglianza. Tuttavia bisogna considerare che il cancro prostatico era stato scoperto grazie all'esplorazione rettale oppure con esame istologico dopo una resezione trans-uretrale per ipertrofia prostatica e non tramite screening con PSA. Attualmente invece molti cancri della prostata sono diagnosticati grazie al dosaggio del PSA. Non sappiamo quindi se i risultati di questo studio si possano automaticamente estendere ai cancri scoperti in questo modo, che potrebbero essere meno aggressivi. In secondo luogo l'analisi per sottogruppi ha dimostrato che i benefici della prostatectomia erano evidenti nei pazienti con età inferiore ai 65 anni mentre l'intervento chirurgico non è superiore alla semplice sorveglianza senza dosaggio seriato del PSA nei soggetti più anziani.
 
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