Rossi: In casi particolari come per esempio in soggetti con recidiva di ictus durante TAO (vedi anche il capitolo sulla terapia anticoagulante).
Ressa: Ovviamente la terapia antitrombotica è controindicata negli ictus emorragici.
Rossi: Vero nei casi semplici, in quelli complessi la decisione non è facile. Per esempio ho una paziente di 61 anni, ipertesa, diabetica grave, con pregresso ictus emorragico e importante arteriopatia periferica agli arti inferiori, in cui il quadro clinico ultimamente si è complicato con una fibrillazione atriale cronica. Che fare? Non dare l’antitrombotico e lasciarla scoperta per il rischio cardioembolico o somministrare warfarin o antiaggregante (con il rischio di recidiva di emorragia cerebrale)? La letteratura non ci aiuta [44]. Per il momento io ho scelto la ticlopidina (la paziente ha una ipersensibilità all’asa) perché non me la sono sentita di usare il warfarin dato l’elevata probabilità di interazione con i numerosi altri farmaci che la paziente è costretta ad assumere.
Ressa: Eh, la medicina non è mai semplice! Parliamo ora degli antipertensivi.