Rossi: Le vertigini periferiche (o labirintiche) sono dovute ad una patologia dell'orecchio interno o del nervo vestibolare e sono caratterizzate da una sensazione rotatoria vera e propria per cui il paziente ha la necessità di tenere la testa immobile (spesso per non provocare la crisi non si alza neppure dal letto); queste vertigini si accompagnano a sintomi di tipo neurovegetativo (nausea, vomito, sudorazione) e sono quasi sempre ad esordio acuto o sub-acuto. Vi possono essere associati disturbi uditivi (ipoacusia, acufeni). Un segno caratteristico delle vertigini periferiche (ma può riscontrarsi anche in quelle centrali) è il nistagmo (vedi in seguito).
Ressa: Quali sono invece le caratteristiche delle vertigini centrali?
Rossi: Le vertigini centrali sono dovute ad una patologia del tronco cerebrale, del cervelletto o degli emisferi cerebrali e possono essere continue, di intensità lieve-moderata, ad andamento cronicizzante e spesso non impediscono la deambulazione o la normale attività quotidiana; altre volte però possono avere esordio acuto ed essere intense, come per esempio quando sono espressione di una improvvisa ischemia del tronco cerebrale o del cervelletto.
Ressa: Cosa fare di fronte ad un paziente vertiginoso?