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Evidence based medicine
Inserito il 19 gennaio 2006 alle 17:55:00 da Renato Rossi. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Ressa:
Ci ha detto che gli studi osservazionali presentano numerose limitazione: ci si può chiedere perché vengano fatti e se non sia meglio abbandonarli del tutto.

Rossi:
In verità molto spesso e per numerose questioni essi rimangono l'unica fonte disponibile di informazioni e non è realistico aspettarsi ulteriori dati da studi sperimentali. Per esempio alla domanda se l'uso dei contraccettivi orali aumenti o meno il rischio di cancro mammario è possibile rispondere rifacendosi prevalentemente a studi di tipo caso-controllo, i quali rimarranno probabilmente l'unica evidenza disponibile. Così solo studi caso-controllo recentemente hanno dimostrato che non vi è alcuna associazione tra vaccinazione MMR ed autismo.

Ressa:
Non vorrai dirmi che gli studi clinici randomizzati e controllati, i mitici RCT, non hanno difetti? Cosa sono, cavalieri senza macchia e senza paura?

Rossi:
Ci mancherebbe!.
Abbiamo sì visto dunque che gli studi osservazionali possono presentare numerose limitazioni legate alla mancata randomizzazione, alla non cecità , al fatto che non vengono pre-definiti gli end-point, i criteri diagnostici, ecc.
Ma gli RCT, che allo stato attuale vengono ritenuti il massimo dell'evidenza scientifica, non sono certo immuni da errori. Pur ammettendo che lo studio sia stato realizzato secondo modalità corrette, la presenza di errori è sempre possibile, anche se si tratta di errori più difficili da scoprire. A rigore possono anche non essere dei veri e propri errori ma interpretazioni diverse dovute ad analisi metodologiche differenti. Un esempio è la diversa interpretazione di due autori danesi sugli studi che avevano valutato l'efficacia dello screening mammografico, al cui capitolo rimando.
Vi sono poi delle tecniche particolari, quando si studia il disegno di un RCT che servono per far emergere un risultato piuttosto che un altro, per esempio scegliendo accuratamente l'end-point da valutare (più favorevole ad un farmaco rispetto ad un altro) oppure la dose del farmaco rivale, la scelta di end-point composti per ottenere una significatività statistica, ecc. Si tratta di aspetti tecnici che esulano da questa trattazione ma permettono di capire quanto sia insidiosa l'analisi dei dati della letteratura e quante siano le trappole in cui può incorrere chi si avventura su questa strada.
 
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