Ressa: Bene, allora cominciamo. Come possiamo intanto classificare gli studi?
Rossi: Esistono sostanzialmente due tipi di studi: gli studi sperimentali e quelli osservazionali. Nei primi i ricercatori somministrano il trattamento oggetto dello studio secondo dei criteri prestabiliti, nei secondi il trattamento viene scelto dai medici curanti, dai pazienti o altro ma non dai ricercatori, che si limitano solamente a osservare quello che accade , che accadrà o che è già avvenuto.
Ressa: Iniziamo dagli studi sperimentali.
Rossi: Una volta stabilito che siamo di fronte ad uno studio sperimentale, vi sono vari punti da prendere in esame: • E' uno studio controllato? • E' stata eseguita una randomizzazione? • Lo studio è in cieco? • Quali sono gli end-point esaminati? • Quanto è numeroso il campione arruolato e quanto è durato lo studio? • Gli obiettivi dello studio erano pre-definiti? • L'analisi dei dati è stata eseguita secondo l'intenzione a trattare? E' opportuno esaminare in dettaglio i punti più importanti rimandando altri aspetti come l'analisi secondo intention-to-treat a pubblicazioni specifiche.