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La statistica in medicina |
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Rossi: Per la miseria! Parlare solo di rischio relativo può farci credere di essere troppo bravi…
Ressa: Per semplificare tutto il discorso interviene l’ultimo indicatore, forse il più importante:l’NNT. Esso indica quanti pazienti, affetti da una determinata patologia, devo trattare con un determinato farmaco, affinché abbia la probabilità che almeno UNO di essi riceva i benefici che mi sono posto come obiettivo. Altra formuletta di calcolo, ancora più semplice:
NNT = 100 / ARR (riduzione del rischio assoluto, che abbiamo già calcolato precedentemente)
Nell'esempio citato abbiamo: 100/2 che fa 50. Questo NNT = 50 vuol dire che devo trattare con aspirina 50 PAZIENTI per 5 anni affinché UNO eviti l’infarto, ovviamente non posso prevedere QUALE sia il fortunato tra i 50. Questo vuole anche dire che ne tratterò inutilmente 49, magari esponendoli ad effetti collaterali anche pericolosi. Detto in altre parole l'intervento sarà utile in un paziente e inutile in 49.
Rossi: Grazie Ressa, le tue spiegazioni sono state esaurienti e nello stesso tempo molto chiare.
Ressa: Se siete sopravvissuti finora, diamo questo CONSIGLIO FINALE: di fronte a chi ci mostra risultati espressi in termini di riduzione del rischio relativo è bene non avere timori reverenziali (si tratti di informatori scientifici o colleghi specialisti) e domandiamo sempre qual è l'NNT e quanto deve durare il trattamento per ottenerlo.
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