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Ovaio policistico
Inserito il 27 gennaio 2006 alle 20:25:00 da A. Dalla Via. | stampa in pdf | Commenta questo capitolo | Consulta il tutorial pdf su come navigare il manuale al meglio
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Dalla Via:
Pattern clinici ed ormonali di una certa importanza impongono talora una diagnosi differenziale con MALATTIE MOLTO RARE, A BASSA INCIDENZA E PREVALENZA

-Con il morbo di Cushing, nei soggetti obesi, ipertesi ed irsuti.
-Con le neoplasie secernenti androgeni.
-Con il deficit parziale della 21-Idrossilasi.
-Con l’iperprolattinemia.

Per quanto riguarda il primo punto, spesso nel soggetto obeso si riscontra un certo grado d’ipercortisolismo che conserva il tipico ritmo circadiano.
Conferma viene però da un semplice test: a mezzanotte si somministrano al paziente due compresse da 0.5 mg. di Desametazone e il mattino seguente si ridosano gli ormoni. Nella forme di PCOS associate ad obesità si nota la completa soppressione sia del cortisolo plasmatico sia del DHEA-S.
Fortunatamente molto rare, le neoplasie secernenti androgeni possono essere sia ovariche che surrenaliche. Queste ultime hanno spesso un decorso clinico rapidamente progressivo e l’irsutismo insorge ed evolve rapidamente; coesiste quasi sempre un’aumentata secrezione o di cortisolo, o di corticosteroidi minori o d’aldosterone, che orientano alla diagnosi.
I tumori ovarici ad attività virilizzante, come l’arrenoblastoma ed il tumore a cellule ilari, sono molto rari e spesso benigni; l’ecografia ed il dosaggio degli androgeni minori consentono la diagnosi. (Crosignani P.G., Clinica dell’Ovaio in Pinchera A. et al. Endocrinologia e Metabolismo, pgg. 678-9, CEA, Milano, 1991)
La diagnosi differenziale con il deficit parziale della 21-Idrossilasi si effettua dosando il 17-idrossiprogesterone serico (17-OH-Pg) in fase follicolare precoce; deve risultare inferiore ai 270 ng/dl.(McLachlan R.I. et al., L’ovaio in: Felig.P et al., Endocrinologia e Metabolismo, pg.983,McGraw Hill Italia, Milano, 1997)

Rossi:
E sul problema prolattina?

Dalla Via:
Nella PCOS può essere frequentemente presente un’iperprolattinemia funzionale, legata probabilmente all’iperestrogenismo proprio della malattia.
I valori di prolattina (PRL) superiori a 200 ng/mL devono però far sospettare sempre la presenza di un prolattinoma, statisticamente più frequente nella PCOS. Pare opportuno sottolineare che l’IPERPROLATTINEMIA, tra le diagnosi differenziali, è LA PIU’ FREQUENTE.

Rossi:
Esiste una terapia della PCOS?

Dalla Via:
Il problema della terapia non può essere eccessivamente semplificata nella prescrizione di un preparato estroprogestinico.
 
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